giovedì 31 ottobre 2013

raccolto di zucche




     ho iniziato a raccogliere le zucche;   la maggior parte le regalo, ne lascerò in casa qualcuna da usare  nel brodo a base di verdure per la piccola Maria; meglio è, l'inverno mettervi la zucca che gli zucchini coltivati forzatamente nelle serre.

mercoledì 30 ottobre 2013

la sveglia del mattino

Al mattino non una , ma ho due sveglie più precise di ogni meccanismo.
Alle si meno dieci un petulante pettirosso si mette sopra un filo del telefono e inizia a fischiettare in modo insistente davanti alla finestra della mia camera. Alle sei esatte il mio gatto che ha passato la notte sul letto vicino ai miei piedi, mi viene vicino al viso, mi da un paio di colpetti con la testa e se facendo finta di dormire lo ignoro inizia a darmi dei morsetti sulle braccia finché non mi decido ad accarezzarlo e poi alzarmi. Ed ora eccolo qui sopra alla mia spalla; la sua posizione preferita, non tanto comoda per me visto che è un bel gatto robusto.


Buona giornata a tutti voi

i miei racconti: tanti nomi ha il sesso




Una volta il vecchio medico disse che tanti nomi hanno le parti sessuali quanti sono i paesi d'Italia, e più ancora ne avevano le parti femminili, ma la cosa fu lasciata cadere lì.

Poi un giorno l'Annetta , detta Annettona ,donna che poche volte era uscita dal paese si vide costretta a scendere a valle e recarsi nel tribunale di Pietrasanta come testimone in un processo per storie di amanti.


 La donna che era priva di istruzione e conosceva solo il dialetto ad una domanda ben precisa del giudice non sapeva come rispondere o per meglio dire si vergognava a dover nominare in pubblico la parte maschile che aveva visto

 . Ma quando la donna intimorita dal giudice che davanti al silenzio della donna ripeté la domanda alzando la voce, l'Annetta abbassando gli occhi rispose:

" Ho visto, ho visto....un uccello ".

 E la gente in aula si mise a ridere.

Allora il giudice batté il martello per fare silenzio in aula e disse:

" Signora si dice membro, ho visto il membro, deve dire! "

E l'Annetta che davanti al giudice era intimorita ma di solito non era mai a corto di parole, tornata in paese divulgò la notizia e i paesani, messi al corrente che si poteva usare un altra parola, la videro come cosa strana e non fu mai usata.

altro disegno su parete




        Altro angolo di casa mia fatto da Antonietta

le mie ricette: gnocchi di pane

                                                            Gnocchi di pane



Non bisogna mai buttare il pane.

 Ieri avendo messo da parte il pane avanzato nei giorni scorsi l'ho usato per fare gli gnocchi.
 Per farli si bagna il pane tagliato in piccoli pezzi con acqua, si strizza bene con le mani e si mischia con un uovo e un poco di farina , non molta perché l'impasto dev'essere bello morbido altrimenti dopo la cottura risultano duri.

 Con l'impasto ottenuto si fanno dei bastoncini grossi come un dito che poi si tagliano in pezzetti lunghi quanto una falange.


 Meglio prepararli e buttarli subito in acqua bollente, Basta un minuto di bollitura e sono pronti.
 Come la pasta possiamo condirli secondo i nostri gusti. Io li ho conditi con sugo di funghi porcini e scaglie di parmigiano

martedì 29 ottobre 2013

i miei racconti: lassù era la casa


Lassù era la casa , non quella costruita in pietra dove ci si ripara, dove si vive, era la casa dello spirito.

 Non me ne accorsi all'inizio.
 Quando un richiamo a cui non potevo rifiutarmi sembrava risucchiarmi lassù , indipendentemente dalla mia volontà e dal tempo, lassù nel cuore della selva.

 Non dove la vista spazia verso valle, fino al mare, ma lì nel suo cuore, dove la pietra è coperta dai muschi e il sole vi giunge a sprazzi.

 Una mattina, di fine inverno, arrivando lassù trovai un leggero nevischio caduto nella notte, era poca neve, un po' più d'una brina. le foglie sparse sul terreno ed arricciate al vento ne contenevano traccia al loro interno simili a cucchiai.

 C'era il sole e l'aria era tiepida, stavo con la schiena appoggiata ad un tronco di castagno quando sentii battere il cuore. Non lo sentii come quando si ha il batticuore per una fatica oppure come quando si appoggia una mano sul petto.

 Lo sentii e forse questa non è la parola giusta, ma con le mani abbandonate in grembo potevo contarne i battiti e per la prima volta, dopo molto tempo, non desiderai che si fermasse.

Quando tutto il pianto, quando tutto il dolore sorgevano dentro di me e non c'era spazio per nient' altro, per nessun pensiero, io salivo lassù come altri vanno in chiesa.

 E mentre la fatica s'aggrappava ai miei passi sentivo come una nuova linfa entrarmi dentro.








lunedì 28 ottobre 2013

angolo n.9









      altro angolo di casa mia  (  n.  9  )

parlare con l'acqua

Questa mattina ho portato la piccola Maria sul greto del fiume, in Pozzi.  Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi, l'acqua scorreva calma e limpida, la bimba allo scorger dell'acqua era entusiasta le ho fatto vedere gli spruzzi che si formano gettandovi i sassi, ma non mi sembrava giusto portarla via senza farle toccare l'acqua , così le ho tirato su le manche della maglietta e abbassandola verso l'acqua ho lasciato che vi immergesse le piccole mani. la Maria ha cominciato a parlare con l'acqua, così come sono capaci di fare i bimbi piccoli: è stato bello e commovente.
Lo è stato il vedere lo stupore, la meraviglia che solo i bimbi hanno scoprendo le cose.
Anche noi che diamo tutto per scontato ogni tanto dovremmo guardare le cose come fosse la prima volta.

mostra a palazzo mediceo







Questa è una mostra davanti al palazzo Mediceo di Seravezza

domenica 27 ottobre 2013

m'è stato maestro il dolore


            M'è stato maestro il dolore

Ha nascosto il maestro
ciò che il dolore m'ha insegnato
macerando ogni mia fibra
per trarne carne nuova.


E quando m'ha condotto
nel fitto della selva buia
ho temuto di spezzarmi le ali,
è lì che ho appreso il volo.
Ho visto senza guardare,
udito senza ascoltare.
Tutto quello che era
 ha preso il dolore
ma non la nascosta azzurrità dei tuoi occhi
ne l'amore che ti serbo.

palazzo Mediceo





     questo è il palazzo mediceo di Seravezza da poco riconosciuto patrimonio dell'UNESCO
Fu fatto costruire da Cosimo 1 tra il 1560 - 1564

libretto di lavoro


questo è il libretto di lavoro di mio padre ( post del 18- 10 - 2013 -  anche allora si poteva scegliere  )

un altro angolo della mia casa




                                              Dipinto n.(  8  )
  Questa è la parte alta del mio camino

sabato 26 ottobre 2013

le mie ricette: una "pizza " veloce



Questo è un modo veloce di ottenere un qualcosa che somiglia alla pizza e cosa non da meno serve a recuperare il pane avanzato. Quando c'è una pagnotta avanzata si taglia a grosse fette, vi si mette un po' di salsa di pomodoro, e poi  si aggiunge un condimento a piacere, magari scegliendo tra le cose che abbiamo in frigo e  si mette in forno caldo lasciandovela finché il formaggio s'è sciolto. In questo caso io ho messo, pomodoro,  formaggio, tonno, capperi e origano.


piccole mele


 
 
 Stanno maturando le mie piccole mele .
Due anni fa m'ero fatta un regalo per il mio compleanno, ero un po' dubbiosa se comperare o meno questa che era  una piantina assai più piccola di ora, temevo che il freddo la rovinasse. Ma non solo ho visto che ben sopporta le nevicate , le piccole mele che presto saranno completamente rosse, rimangono sull'alberello fino a primavera . C'è un golosastro di mia conoscenza che ne vuole qualcuna da fare sotto grappa, questi giorni ne sacrificherò alcune a tale scopo perché se le raccoglie lui temo che esageri.

venerdì 25 ottobre 2013

i miei racconti: Dario dopo l'incidente

Era stata una notte burrascosa ma quella mattina l'aria era limpida e il sole si rifletteva sulle case davanti.  Dario stava facendo colazione ed ogni tanto porgeva un pezzetto di biscotti al gatto che gli ronfava sulle ginocchia.
Stava mangiando svogliatamente ed attraverso le tende sottili guardava i ragazzi che, posati gli zaini della scuola a terra, s'erano fermati nella piazzetta a tirar calci al pallone. Il suo sguardo si spostò a destra, vicino alla finestra, sull'armadietto c'era il pallone assieme ai pattini ed al casco per andare in moto, tutte cose che a lui non sarebbero più servite.  In quei giorni, cominciava a prender coscienza della sua situazione.  Passò un paio di volte la mano sulla schiena del gatto che saltò a terra per poi salire sull'altro lato del letto, forse aveva avvertito la tensione che c'era in quei pensieri.
I primi giorni dopo l'incidente quando stava in ospedale molti dei suoi compagni erano andati a trovarlo, anche quelli con cui aveva parlato soltanto qualche volta nei corridoi della scuola.
Con il passar dei giorni le visite s'erano fatte sempre più rare, tanti compagni erano tornati una volta o due e poi non s'erano più visti.
Soltanto Andrea e Marco andavano ancora a trovarlo, erano gli unici che continuavano a fargli visita ora che era tornato a casa. Con loro due, fare amicizia era stata una cosa immediata fin dalla seconda elementare quando Dario aveva cambiato casa e scuola. Aveva timore di perdere quell'amicizia ma fin dall'inizio s'era accorto che il loro rapporto era cambiato.
Venivano sempre assieme a fargli visita c'era forse il timore che venendo uno solo sarebbe rimasto a corto di argomenti e i loro discorsi ormai cadevano sempre sulla scuola, sui compiti, parlavano poco delle loro storie con le ragazze, mentre prima tra di loro si raccontavano tutto. Soprattutto stavano attenti a non parlare con lui dell'incidente e dell'infermità che ne era derivata. Tutti , anche in casa non ne parlavano, come se quel doversene stare su quella sedia fosse normale, mentre lui avrebbe voluto parlarne e gridare tutta la rabbia e disperazione che aveva in corpo, perché soltanto ora che erano finiti i giorni dell'ospedale, ritrovandosi nella sua casa tra le sue cose si rendeva conto che la sua situazione non era provvisoria.

i miei racconti: babbo com'è il diavolo?


Quando ero piccola, non so il perché e non l'ho mai capito, il motivo per cui ai bambini si raccontavano storie di demoni e streghe per spaventarli.

C'era un uomo al mio paese che aveva sette figli e le sere d'inverno se li metteva tutti vicini davanti al camino e forse per farli stare buoni raccontava storie che facevano paura.

A volte, i più coraggiosi chiedevano: "Babbo ma com'è il diavolo? "

" E un uomo brutto tutto nero e pregate di non incontrarlo mai " 

 Una sera bussarono alla porta mentre la numerosa famiglia era seduta a tavola.

 Si alza la bimba più grande e va ad aprire la porta che subito richuide sbattendola forte per poi tornare a tavola.

" Chi era? " Le chiese il padre. " Era il diavolo brutto e tutto nero! "

L'uomo si alza e va ad aprire la porta e sapete cosa vede?.....Vede  il parroco con un bozzo sulla fronte

giovedì 24 ottobre 2013

un po' d'amore

Buona giornata a tutti

Ricordiamoci sempre di mettere un po' d'amore nelle cose che facciamo, altrimenti nemmeno lo sbucciare una mela, riuscirà bene.

kaki



questo è l'albero di kaki che si trova in mezzo al mio uliveto. Vedendolo così non si direbbe, perché nascosti dalle foglie, ma avrà un cento kg. di frutti e forse più . Iniziano a maturare ma gli uccelli si mangiano tutti quelli che sono dolci, questi giorni ne raccoglierò un po' per farli maturare in casa; ci sono alcune persone anziane a cui ne darò un po' mentre quelli che rimarranno sui rami fino a inverno inoltrato saranno per gli uccelli.

mercoledì 23 ottobre 2013

martedì 22 ottobre 2013

conoscenza

A farci conoscere gli uomini non sarà il viaggiare ne lo studiare, ma sarà il dolore che macerando ogni nostra fibra ne farà carne nuova permeabile all'altrui conoscenza.

lunedì 21 ottobre 2013

il primo libro giocattolo fatto da me per Maria

Ho preso fondi e coperchi di scatole dalle scarpe, ne ho ritagliato dei rettangoli di ugual misura e vi ho incollato da ambo  varie figure da ambo i lati, usando il vinavil


 
una volta asciugate ho praticato tre fori sul lato di ogni cartoncino ed attraverso questi ho passato un cordoncino facendo tre legature non troppo strette   
 
devo dire che Maria ha gradito. è da sabato che gattonando si porta in giro il suo libretto e riconosce tutti gli animali, li indica e ne fa il verso. Penso che presto ne farò un altro  con altre immagini. Perché avevo cercato in edicola ma ci sono libretti in cartoncino per bimbi piccoli con figure tipo cartone animato, figure che la piccola non riconosce. E poi questo libretto si può dire che costa niente.

maltempo

aveva per poco smesso di piovere ma ora inizia di nuovo. da ieri pomeriggio sta piovendo ma questa notte cadeva una pioggia così violenta da far paura , tante persone nella notte sono rimaste sveglie, anche perché è ancora viva la memoria dell'alluvione del 1996, quella del Cardoso , un paese vicino dove ci furono diverse vittime.

un sogno ricorrente


Una volta lasciato il paese c'è una strada in salita che attraverso le cave di marmo abbandonate conduce verso la selva. Un sentiero in salita attraversa i boschi di castagno e li c'è uno spazio pianeggiante con alti alberi i cui fusti sembrano colonne, solo sprazzi di sole giungono a terra ,filtrati dai rami. Le pietre del sentiero sono levigate dai tanti passi del passato ma ora che quasi nessuno lo percorre i muschi le ricoprono e nonostante l'arsura estiva basta un po' di pioggia e divengono simili a verde velluto. Dal paese nessun suono vi giunge se non quello della campana. Li c'è solo il canto degli uccelli e tanta pace. Se la mia anima vivesse in un luogo, quella sarebbe la sua casa.
Eppure spesso faccio un sogno sempre uguale: mi sembra di arrivare in quel luogo e vedo case abbandonate, in pietra e diroccate, le tante pietre cadute si trovano in cumuli sul terreno, sembrano quelle abitazioni abbandonate da tanto tempo ,non ci sono più porte ne finestre. So. che devo passare tra quelle case ma li c'è qualcosa che mi terrorizza, forse la stessa causa per cui quel luogo un tempo  è stato abbandonato dagli abitanti. Ma non riesco mai ad inoltrarmi tra le case perché il terrore mi sveglia. Mi ritrovo nel letto coperta di sudore e con il cuore impazzito che sembra un uccello che sbatte forte le ali contro una gabbia.
E strano perché li non ci sono ne costruzioni ne cumuli di pietre.

domenica 20 ottobre 2013

spettacolo alle scuderie granducali

Sono da poco tornata a casa dopo esser andata a vedere uno spettacolo alle scuderie granducali di Seravezza ( vicino al palazzo mediceo ). Spettacolo dove cantava un tenore e una soprano. molto piacevole ho trovato l'intrattenimento per bimbi dove c'era una signora che aveva un modo particolare di fare spettacolo raccontando una fiaba. E poi c'era Renata  ( WWW renatadance.com ) con Aura che hanno fatto danza del ventre.


una BUONA NOTTE a tutti

sabato 19 ottobre 2013

le mie ricette: strudel





Questo è lo strudel che ho fatto ieri

Ho fatto un impasto con 2 etti di farina, 2 cucchiai d'olio e un poco d'acqua, poi con un mattarello ho tirato una sfoglia sottile mettendo l'impasto sopra la carta d forno.

Si può fare anche sopra un canovaccio, in questo modo sarà utile per evitare che la pasta si rompa quando la si arrotola.

 Ho cosparso la sfoglia con dei frollini dopo averli ben schiacciati con il mattarello, ho messo 150 g. di uva secca tenuta a bagno nel rum, tante fettine di mele e qualche cucchiaio di marmellata di fichi.

 Dopo aver inumidito i bordi della sfoglia con acqua, alzando da un lato la carta da forno ho arrotolato la pasta con il suo ripieno ed ho cosparso la superficie del dolce con zucchero semolato inumidito con acqua per ottenere una crosta croccante. 

Pranzo di sabato 19 ottobre


              Pranzo di oggi, tutto cucinato al forno.  Pensavo che domani non avrei cucinato ma avrei consumato ciò che rimaneva; mi sbagliavo perché non è rimasto niente se non un po' di pane.

torta di renata

 
 


              Questo è il dolce di sabato 12 ottobre offerto da Renata

cucinare oggi

Buona giornata e fine settimana a tutti.
Dopo esser andata nell'orto a prendere le ultime mele rimaste sull'albero, vado a cucinare, ho gente a pranzo. Menu del giorno:  Spaghettoni al forno con ragù di salsiccia e funghi, arista al forno con patate ed erbe selvatiche e per dolce lo strudel di mele fatto a modo mio.
Poi metterò qualche ricetta

venerdì 18 ottobre 2013

anche allora si poteva scegliere

Sono nata quando mio padre era già in la con gli anni e l'ho sempre visto come un uomo anziano, anche se facendo i conti tanto anziano non era.
E poi c'era il fatto che di lui avevo anche un po' paura, lo vedevo sempre litigare con mia madre e quando siamo piccoli e vediamo un padre che grida e una mamma che piange si pensa che lui è cattivo. Bisogna divenire grandi per capire.
Ora che non c'è più ho il rimpianto di non averlo mai conosciuto veramente perché ogni tanto vengo a sapere cose di lui che non sapevo.
Tempo fa non riuscivo a  dormire, cosa che mi capita di rado, mi sono messa a guardare in un vecchio comodino della camera di mio padre ed ho preso tra le mani il suo libretto di lavoro.
Sapevo che lui un tempo aveva lavorato in Liguria  ma pensavo che l'avesse fatto perché qui non c'era lavoro, ma ho visto dalle date che lui ha lavorato fuori dallaToscana quando il fascismo imperava perché non aveva la tessera d'iscrizione al fascio e lavorava per una ditta straniera (  Varraud ) poi dopo l'epoca fascista è tornato al suo lavoro di cavatore qui in zona.



Sapevo che mio padre amava la musica , andava sempre ad ascoltare la banda che suonava nei giorni di festa, anche lui da giovane vi aveva suonato ma non sapevo perché aveva smesso, solo poco tempo fa un mio amico , che l'aveva saputo da suo padre il quale suonava assieme al mio me l'ha raccontato.
Era la festa del patrono e la banda stava suonando quando il maestro chiese di suonare "faccetta nera"
( canzone fascista)e mio padre prese lo strumento, che apparteneva alla banda, lo posò a terra egli disse :" Suonatela da solo !"E poi scappò attraverso i boschi perché con un gesto del genere allora si rischiava grosso. E mio padre non suonò più perché mai poté comparsi uno strumento ma facendo quel gesto era consapevole che non avrebbe più suonato .


Forse anche allora si poteva scegliere da quale parte stare. Lo si può prima che gli eventi ci travolgano , lo si può anche da presone umili,' non informate come lo era mio padre il quale aveva solo la terza elementare e non aveva una radio ne un libro , ascoltando la propria coscienza e fare sempre attenzione quando qualcuno arringa le piazze promettendo tutto ciò che la gente vuole



giovedì 17 ottobre 2013

Mater dolorosa

Il mattino illumina le cime dei monti e le nubi ad esse s'aggrappano gravide di luce-
Guardo attraverso i vetri il campo arato davanti alla casa e come ogni anno della mia vita , ancora una volta vedo il vecchio melo che vi sta in mezzo carico di fiori- Son fiori che hanno breve durata e un po' più largo della chioma sta sulla terra scura un lieve cerchio di petali caduti.
Lasciami abbastanza giorni o mio Dio perché ancor una volta io possa sentire mio figlio che torna di nuovo a cantare nella stanza accanto.
C'è ogni notte un immagine che non muore ne consola; c'è un piccolo che mi corre incontro ridendo e mi si abbraccia al collo, si strofina al mio viso per sentirne la pelle per annusare il mio odore e mi guarda con occhi pieni d'incanto.
Oggi al suo posto c'è un uomo per il quale la vita è un peso.

( 26 aprile diario di A. )

8 agosto ( diario di A. )

Bella questa mia terra dov'è tornato il volo del falco e stralci di nubi irrequiete s'abbracciano alle cime dei monti. 
Bella questa terra nelle bianche ferite di marmo da cui è tratto ogni giorno il nostro pane.
Bella e avara di frutti, il viverla è amore e fatica. Rossa nella sua terra dove ci vuol costanza a far crescere figli e frumento ed è nella sua terra rossa dove un giorno voglio addormentarmi.

mercoledì 16 ottobre 2013

il bene

Tanto sia il bene che entra nella nostra anima quanto l'aria che respiriamo


Una serena notte a tutti voi

il funerale di priebke

Ormai accendendo il televisore da due o tre giorni l' argomento principale è il funerale di Priebke  ed io mi stò chiedendo se non era possibile  fare tutto in segreto e dare l'annuncio della sua morte a cose fatte. Magari disperdendone le ceneri in mare.

pettirossi annunciatori del freddo

Questa mattina c'è sole, il cielo è sgombro da nuvole, appena mi sarà possibile esco di casa è un peccato rimanere al chiuso con un tempo simile.   Fino dall'alba intorno alla casa e sugli alberi vicini è tutto un cinguettare e saltellare nervoso di pettirossi. Stanno arrivando in questi giorni, penso che stiano delimitando il loro territorio perché non ho mai visto due pettirossi assieme.
Si dice che il pettirosso arriva annunciando il freddo.

Buona giornata a tutti voi

martedì 15 ottobre 2013

pranzo di sabato 12 10 2013


Primo ; cannelloni  ripieni con erbette e ricotta e come secondo polpettone con patate al forno e dolce portato e fatto da Renata ( di cui presto metterò la foto )   . Per fare il polpettone occorrono : 500 gr. di macinato di manzo, 200 gr. di prosciutto cotto, la mollica di un panino morbido o pancarrè (  100 gr. circa ) 80 gr. di formaggio grana, un uovo, io metto un poco delle mie erbe ma va bene anche uno spicchio d'aglio ,  salvia e rosmarino, pepe e sale.  Si tritano fini il prosciutto e aglio, salvia e  rosmarino ,mischiandoli assieme agli altri ingredienti. con l'impasto ottenuto si forma un polpettone, si cosparge tutto di pangrattato , si mette nella teglia in cui si vuole cuocere , si versa sopra un po' d'olio e si cuoce nel forno ben caldo.

noi saremo la bellezza

C'è bellezza e verità nelle piccole cose che ci circondano ogni giorno. Ma siamo noi con tante preoccupazioni e talvolta sofferenti che non le notiamo. Il giorno che ci riusciremo non sarà necessario girare il mondo in cerca di grandi opere perché la bellezza sarà intorno a noi; noi saremo la bellezza!

lunedì 14 ottobre 2013

un angelo

Ci sia questa notte un angelo che accarezza i sogni dei bimbi soli.

andare per boschi

Ieri contrariamente alle previsioni era bel tempo e sono andata per boschi per ben cinque ore. Con me c'era una persona e siamo andate con la scusa di cercare funghi , che qui per il momento sono pochi, ma la verità è che avevamo voglia di camminare per i boschi.  Conosco molto bene i posti dove si possono trovare funghi e a volte porto qualche persona purché sia rispettosa dei luoghi e che cercando funghi raccolga solo quelli che vede senza alzare le foglie e soprattutto non rompa i funghi non buoni perché tante persone hanno la brutta abitudine di prenderli a bastonate, e questo non si fa. Come mi fanno rabbia le persone che vanno per boschi e lasciano sul terreno lattine e bottiglie! Alcune le ritrovo li uguali dopo anni, l'unica fortuna per questi boschi è che sono frequentati solo da chi va in cerca di funghi, sarebbe un peccato se fossero un giorno attraversati da strade percorribili con auto.

domenica 13 ottobre 2013

le mie ricette: pancetta ripiena


Pancetta ripiena


                Pancetta ripiena, con patate bianche e nere, cavolfiore, carote e piselli.
               Il colore del piatto è un po' insolito per via delle patate dal colore violetto
                ma era buono, dico era perché non è rimasto niente.

                Occorrono: circa 800 gr. di pancetta di manzo
                meglio se aperta dal macellaio a forma di tasca che poi si riempie con un impasto
                fatto con carne di manzo e mortadella di bologna macinate, parmigiano 1 uovo
                un pizzico di noce moscata , di maggiorana, 50 g. di mollica di pane, pepe e sale.

              Dopo aver riempito, ma non troppo,  la tasca di carne, si cuce l'apertura con filo
              di cotone  e si sforacchia con uno spiedino altrimenti durante la cottura si rompe.

              Si cuce l'apertura con un ago robusto e filo in cotone grezzo.

              Si mette a cuocere in acqua bollente per due ore e mezzo, acqua a cui avremo aggiunto
               sedano, carota, una cipolla, 4 chiodi di garofano e sale quanto basta.

             Quando la carne è cotta si toglie dal brodo e si lascia tra due piatti con un peso sopra
             per facilitarne il taglio.

             Con il brodo si possono cuocere dei tortellini   cosi avremo un  pranzo completo.


       

le mie ricette: tortellini


questi sono i tortellini che ho fatto ieri mattina, per cuocerli nel brodo dove ho cotto la pancetta. Per farli occorrono, per la pasta : tre etti di farina e tre uova, per il ripieno: un petto di pollo, un etto di prosciutto crudo, un uovo, 80 gr. di parmigiano un poco di pane grattugiato, più un pizzico di noce moscata, pepe e sale.  Si taglia sottile il petto di pollo e si salta in padella con poco olio senza farlo arrostire poi si macina assieme al prosciutto, si aggiungono uova ,parmigiano ed uno o due cucchiai di pane grattugiato più noce moscata, pepe e sale

venerdì 11 ottobre 2013

Buon giorno per tutto il giorno

Buona giornata e buon fine settimana.
 Qui sta piovendo, ultimamente piove spesso, che voglia questo tempo fare come la primavera passata?!
 Ora vado a cucinare perché devo fare un piatto che richiede una lunga cottura: la pancetta ripiena o come la chiamano da altre parti : la cima o tasca.

le mie ricette: tagliarini con i fagioli

Ricetta dei tagliarini come la faccio io





Ingredienti: 500 g. di fagioli freschi sgranati, oppure 250 g. di fagioli secchi ammollati per circa 12 ore in acqua tiepida, 1 spicchio d'aglio, tre foglie di salvia , un pomodoro o tre cucchiai di passata di pomodoro, pepe e sale.

Si mettono tutti gli ingredienti in acqua fredda e si lascia cuocere bene a fiamma bassa.

 Quando i fagioli sono ben cotti si passa tutto con il passaverdura e se il brodo risulta troppo denso vi si aggiunge un po' d'acqua calda.

Con circa 3 etti di farina " io ho usato quella semi integrale " ed un poco d'acqua si fa un impasto che dopo aver ben lavorato, si spiana e si fanno delle corte tagliatelle, un poco più spesse di quelle normali, da cuocere nel brodo bollente.






Questo piatto è bene consumarlo circa una mezzora dopo la cottura versandoci sopra un poco d'olio extravergine ed è buono, quasi migliore se consumato il giorno seguente riscaldandolo leggermente.

Come in tutte le ricette della tradizione anche in questa ci sono alcune varianti, per esempio c'è chi aggiunge a cuocere nel brodo anche una o due patate o un battuto che viene prima soffritto di pancetta.


andar per boschi

Oggi mi sono presa una mezza feria e con la scusa di cercare funghi mi sono aggirata per la selva più di quattro ore, sono tornata da casa da poco tempo, son stanca e puzzo di selvatico ma ne è valsa la pena. Calpestare il terreno della selva quando è umido in autunno è una bella sensazione. Non ho incontrato  anima vivente anche perché questi boschi sono frequentati solo quando c'è la nascita dei funghi mentre per il momento  nascono pochissimi porcini e quasi tutti prendono soltanto quelli. Ma di altre tipi sia commestibili che non ce ne sono tanti, di tutti i colori dal verde al rosso, gialli ed arancioni e bianchi alcuni piccolini altri grossi come una scodella .


Ora vado a fare la cena e come primo:"  tagliarini con i fagioli ", un piatto della nostra tradizione di cui andrò presto a scrivere la ricetta.

giovedì 10 ottobre 2013

la messaggera




Da un po' di tempo sto facendo strani sogni, anche questa notte ne ho fatto uno;

C'era una sala poco illuminata dove uomini parlavano tranquillamente seduti intorno ad una tavola forse erano soldati, tra questi un ragazzo con un bicchiere che conteneva un liquido dal colore ambrato ed un po' denso mentre gli altri bevevano vino.
Ho visto la mano di un uomo dalla pelle scura, ma non nera ,scostare la tenda che separava dalla stanza vicina, al dito aveva un anello con una grossa pietra molto scura, grezza ma preziosa era probabilmente un segno di appartenenza, era l'unico uomo che poteva entrare in quella stanza.
Davanti a lui, rischiarata dalle fiamme di un focolare in cui una donna stava mettendo legna c'era una donna nuda.   Stava sdraiata su una specie di letto alto, a pancia in giù era una donna dal corpo muscoloso e di bassa statura era stanca aveva corso molto, forse per portare un messaggio.
 Nell'incavo della sua vita c'era una vipera, era un aspide e stava steso sul corpo nudo della donna ma quando l'uomo aprì la tenda la vipera alzò la testa soffiando era un avvertimento perché non si avvicinasse.
 E l'uomo che tante volte l'aveva vista, ebbe un sussulto perché non riusciva ad abituarsi a quella minaccia

acqua limpida




Ci sono dolori che spalancano nell'anima buchi oscuri, voragini così profonde che possono spezzare cuori e menti umane. Ma non tutti reagiscono al dolore nello stesso modo, ho visto persone che di dolore sono impazzite, qualcuna ha preso ad odiare gli altri invidiandone la sorte più benevola.
Ho visto però persone a cui il dolore ha svuotato la mente e l'anima da ciò che era riempita e poi con il tempo, da quell'oscura profondità come una polla , lentamente è cominciata a sgorgare acqua limpida e chiara dando la capacità d'immedesimarsi nell'altrui sofferenza. E quella voragine seppur rimane tale ora è colma d'acqua fresca da donare.

mercoledì 9 ottobre 2013

Senza data ( diario di A. )

Forse ho sbagliato figlio mio a non alzare mai le mani su di te, lo penso ogni vota che vedo la tua gentilezza rivolta ad altri mentre con me ti fai ogni giorno più arrogante.
Guardo altri figli che son stati spesso picchiati dai genitori, figli che sembrano adorarli e voler conquistare ogni giorno il loro amore.
Ma come avrei mai potuto alzare le mani su di te quando solo il fatto d'averti concepito mi sembrava un miracolo.
Io con la mia incapacità ed il sentirmi in colpa per essere sopravvissuta, anche se quella non fu una mia scelta.  E poi sei arrivato tu, una creatura così piccola e perfetta, un dono unico e prezioso. Ogni volta che ti stringevi a me e nella notte nel letto sentivo il tuo corpicino caldo che respirava mi sembrava il ripetersi di un miracolo. Tu che crescendo  ascoltavi ogni mia parola con occhi incantati!
Qualunque strada tu prenderai ed ovunque andrai solo per aver provato questo io non potrò che amarti.
Forse le mie sono solo le tristezze di una sera piovosa e tu stai semplicemente divenendo un giovane uomo a cui ho insegnato tutto quello che sapevo ed ora fatica a trovare la sua strada.

buon giorno

Buon giorno a tutti voi e sia per ciascuno un giorno sereno, che valga la pena d'esser vissuto.
Gabriella

questa notte...




Sarà lunga a passare questa notte ,quando ci sono tante domande e nessuna risposta.

la bellezza



Qualunque bellezza si pari davanti ai nostri occhi non sarà mai vista veramente , se non abbiamo la bellezza dentro di noi. A volte la vera bellezza la si vede  chiudendo gli occhi ed aprendo l'anima.

piccole mani

Ci sono mani per lavorare ed altre per benedire, ci sono mani per creare altre per distruggere, ci sono mani per curare , altre per ferire , ma solo piccole mani innocenti sanno accarezzarti l'anima.



martedì 8 ottobre 2013

i vecchi dicevano......

Al mio paese i vecchi dicevano : "Dal giorno che si nasce siamo destinati a morire".
Allora io dico : Siamone consapevoli e senza paura viviamo, non avendo affanno per cose inutili e facciamo si che i nostri giorni meritino d'esser vissuti.

     Buona giornata a tutti voi

non chiudete la porta

Quando troppe ingiustizie, quando troppe ferite ci fanno chiudere in noi stessi per paura d'esser offesi una volta ancora, sbarriamo la porta alla sofferenza ma chiudiamo fuori anche l'amore. Perché spesso entrambi si seguono l'un l'altro come la notte ed il giorno.
Una notte di giusto riposo a voi che mi leggete, ovunque siate.

un piccolo trovatello


Quando trovai questa piantina era alta pochi centimetri ed era apparentemente morta, la presi tra la spazzatura e dopo averla tagliata a due cm. da terra dove sul fusticino c'era  ancora una traccia di verde  la misi all'ombra di una pianta . Quando le giornate si sono fatte calde sono apparse le prime foglioline ed allora l'ho messa nel vaso in cui si trova  con terriccio del compost e dopo i piccoli fiori bianchi sono ora maturate le bacche.
Quando riesco a salvare una piantina è un po' come salvare un cucciolo.
Con tutte le piantine che troviamo nella spazzatura si potrebbe fare un giardino, perché spesso le persone acquistano piante con fioriture forzate, fuori stagione e queste presto si intristiscono ed allora vengono buttate

domenica 6 ottobre 2013

le mie ricette: torta di mele con glassa croccante




     per fare questa torta ho usato metà dose della ricetta dei biscotti, post del 24  3 2013
ingredienti per la crema  : 2 uova intere, tre cucchiai e un mezzo da minestra colmi di zucchero, 3 cucchiai di farina e mezzo litro di latte in cui ho fatto bollire un po' di buccia di limone, solo la parte gialla ( usare solo limoni biologici ).
Dopo aver steso due terzi  della pasta con cui ho rivestito una teglia prima imburra e poi spolverata di   farina vi ho messo all'interno un kg. di mele tagliate sottili e mischiate con la crema fredda.
Con l'altra pasta rimasta , ho coperto il tutto e per ottenere una glassatura che rimane croccante basta mettere in una tazza tre cucciai di zucchero comune e mischiarlo  con uno di latte per poi stenderlo sopra la superfice del dolce prima di farlo cuocere in forno caldo a temperatura media.

6 10 2013

Oggi nel mio giardino è sbocciato un nuovo fiore......E si chiama  ROSA

sabato 5 ottobre 2013

un angolo della mia casa ( N 7 )

      

           Ancora un dipinto sulle pareti di casa mia. Il quadro è fatto con tempera ad uovo, una tecnica
         che veniva usata anche nel 1500.   (  dipinti di Antonietta )

marmellata ( foto )

        
          Questa è un po' della marmellata di mele ed uva fragola che ho fatto ieri sera.
          Questa mattina l'ho mangiata a colazione ; due fette di pane con ricotta e marmellata
         devo dire che è buona sulla mela prevale il gusto profumato dell'uva fragola.

venerdì 4 ottobre 2013

ovunque...

ovunque voi siate, a qualunque cosa crediate ed a chiunque amiate buona giornata.

Gabriella

le mie ricette: marmellata autunnale

In questo momento sul mio fornello sta cuocendo la marmellata , o meglio stanno cuocendo le mele e l'uva fragola con ci andrò a fare la marmellata. Il mio melo che di solito fa 5 o sei mele quest' anno ne ha fatte tante come non mai e poiché tante sono piccole le userò per farci la marmellata aggiungendovi un po' d'uva fragola. (  io ho le piante d'uva fragola e quella uso, ma penso che sia buona anche con altra uva purché aromatica )

 Ho preso due kg. di mele, lavate, tagliate a pezzi e lasciando la buccia poiché non hanno avuto trattamenti di alcun tipo, un kg di uva fragola un chilo  di zucchero ed un mezzo bicchiere d'acqua.

Ho messo il tutto sul fuoco lasciando cuocere a fiamma bassa, quando saranno ben cotte le  passo con il passaverdure e le metto di nuovo sul fuoco fino ad avere la consistenza giusta, poi senza togliere la pentola dal fuoco invaso la confettura in vasetti di vetro che prima ho sterilizzato con acqua bollente e subito chiudo capovolgendoli.

 Ps.  questa marmellata assieme ad altre cose che con comodo andrò a preparare in seguito faranno parte di qualche regalino natalizio.

E cosa assai strana le mie mele non sono bacate mentre quando l'albero ne faceva poche lo erano.


giovedì 3 ottobre 2013

funghi prataioli




                     questa  mattina sono andata all'uliveto ed ho trovato il terreno invaso da funghi di questo tipo. So che sono commestibili perché i miei suoceri li mangiavano e poi gli ho fatti vedere ad un esperto, a volte sarei tentata di cucinarli ma sono abituata a mangiare soltanto porcini e talvolta finferli ed ovuli e non mi so decidere. Però mi dispiace perché nel giro di qualche giorno vanno a marcire
 

mercoledì 2 ottobre 2013

i miei racconti: Ad un uomo tutto si può negare ma....




La Fernanda stava sulla Croce con la schiena appoggiata ad un grosso masso mentre le sue pecore pascolavano all'ombra dei frassini . Era talmente presa dai suoi pensieri che non s'era nemmeno accorta di sua madre, la Rosa che scendeva giù dalla mulattiera portando sul capo una fascina di legna.

 Così quando la donna buttò in terra la fascina, a due passi dalla Fernanda , questa fece un balzo.

"Accidenti a voi che paura m'avete fatto prendere ! "

" E che sei sorda che non m'hai sentita arrivare? " Le disse la Rosa e poi si asciugò con il grembiule il sudore del viso e del collo e  si sedette a fianco della figlia.

La Rosa s'accorse che la Fernanda, la quale a chiacchierare ci stava volentieri quel giorno non ne aveva voglia e teneva la testa china.

" Si può sapere oggi cos'hai ? Almeno togli i capelli dagli occhi ed alza il viso! "

La Fernanda tirò su il viso e sotto quella fialda di capelli che pareva essere sfuggita dalle forcine che tenevano a posto la crocchia di capelli scuri sua madre vide l'occhio nero.

" Cos'hai fatto ?"
 "E cosa volete che abbia fatto ? ieri sera sono caduta per la scalinata della vigna."

" Senti, non mi raccontare storie eh! che quando si cade da una scalinata ci possiamo far male alle gambe o alla schiena ma mai ho sentito dire che ci si faccia gli occhi neri.

E stato tuo marito vero ? "

" E stato lui si !"

  " Quel serpente velenoso ! era ubriaco anche ieri sera ?!  Almeno un giorno  o l'altro con il vino ci si strozzasse !"

"Magari avesse bevuto ! Che quando ha bevuto non ricorda nulla, invece stasera quando viene dal lavoro non so come fare ad entrare in casa. "

" Eh iofottuti , che gli avrai fatto mai?|"

  "Ieri sera, il mi' Ugenio aveva voglia di " segate " , me n'ero già accorta durante la cena, non è uscito nemmeno per andare al bar. Così appena il bimbo è andato a letto ci siamo andati anche noi, e sapete com'è....."

" Com'è lo so si ! Ma che una la mattina dopo abbia un occhio nero questo proprio non lo so!."

"O ma' se mi lasciate finire vi racconto come è andata !Ve l'avevo già detto di Armando che mi gira attorno ed ogni volta che mi passa vicino mi fa dei discorsi storti, insomma ieri sera non so come ma quando siamo stati sul più bello anziché chiamare Ugenio ho chiamato Armando.
 E così m'ha fatto un occhio nero. Stamani è andato alla cava senza dir parola e stasera quando viene a casa non so che scusa inventare, è tutto il giorno che mi arrovello il cervello ma non mi viene in mente nulla."

" Puoi solo provare a lasciare la porta aperta ed un fiasco di vino sul tavolino e prima che tu entri in casa sperare che lo beva tutto e scordi la faccenda.

Ma che funzioni io, a dir la verità ci credo poco.

Bella mi' figliola questa volta ti sei fregata da sola, perché ad un uomo tutto si pole negare, ma chiamarne un altro in quei momenti li!....Non ho proprio consigli da darti.".

    


martedì 1 ottobre 2013

il finto zafferano

Dalla scatola delle ricette.
 
Lo zafferano dei poveri si fa prendendo tanti petali di girasole e dopo averli seccati bene io li polverizzo e li chiudo in un vaso di vetro non hanno il sapore dello zafferano ma servono a dare un bel colore giallo alle pietanze.
Ci sonio molte varietà di girasoli, non so se tutti sono commestibili, io uso i petali dei girasoli da olio oppure quelli dei topinambur  che appartengo alla stessa famiglia e giusto questi giorni sono in fiore.