domenica 30 marzo 2014

fiori spontanei (3 foto



" falsa ortica "



                                              "  medaglioni del papa "



                                                " occhi della Madonna "

fiori selvatici ( 3 foto)

Quando si faceva la fienagione c'era una grande varietà di fiori selvatici, ma ora alcuni sono quasi scomparsi perché anche la dove la terra non è in stato d'abbandono spesso l'erba viene tagliata prima che sia fiorita e tante sono le piante che per moltiplicarsi hanno bisogno di produrre semi.


                                                                         

" latte di gallina "


" borracci "


Anemoni selvatici

sabato 29 marzo 2014

i miei racconti : la mozzarella





Era la metà degli anni sessanta quando in paese arrivò il primo frigorifero, ad acquistarlo fu la piccola bottega di alimentari che grazie al frigo poté mettere in vendita qualche prodotto alimentare fresco di provenienza non locale.
C'era in paese una coppia che più diversi l'uno dall'altro sarebbe stato difficile trovare.
la mattina presto lei spalancava le finestre e mentre faceva le faccende domestiche a squarciagola cantava inni sacri, mentre il marito seduto sul soglio della porta intento a calzare gli scarponi per andare in cava bestemmiava e la moglie per non udirlo cantava più forte.
I motivi di lite tra i due erano continui soprattutto la domenica, l'unico giorno che a mezzogiorno i due avrebbero potuto pranzare assieme poiché in cava non si lavorava.
Avrebbero.... perché  la moglie andava alla messa delle undici e siccome il prete faceva delle prediche interminabili in particolar modo in occasione delle festività principali o dei matrimoni, la donna ritornava a casa che il marito già aveva mangiato.
Nella piccola bottega erano arrivate anche le mozzarelle che qui nessuno conosceva tranne due donne che l'estate lavoravano a Forte dei Marmi presso le famiglie che venivano in vacanza. E fu proprio su loro consiglio che la donna prima d'andare a messa quella domenica preparò il tavolo apparecchiato per il marito: pane, olio, pomodori e chiusa tra due piatti, la mozzarella, i vino non lo mise tanto il marito lo sapeva anche troppo bene dove stava.
Quando la moglie tornò da messa il marito batté forte sul tavolo spaccando il piatto con dentro la mozzarella tagliata a metà:" vai, vai su dal prete ad ogni tocco di campana, anche le galline lasci senza mangiare, guarda, guarda quest'ovo non ha nemmeno la pallina ( tuorlo)".Le disse il marito e continuò ad andare avanti con parolacce e bestemmie.

venerdì 28 marzo 2014

tante sono le lacrime




Ci son lacrime versate per consolare noi stessi, ci son lacrime per rabbia, altre versate per noia, copiose lacrime di bimbi ma quanto più amare quelle mai piante!

margherite in fiore

                    non ho mai visto fiorire tante margherite tutte assieme




                                                                        







giovedì 27 marzo 2014

un modo per riciclare libri

                                    libri riciclati


                   una mattina ho incontrato una persona che stava buttando nella spazzatura dei libri, alcuni erano sciupati ed altri nuovi e mai aperti così e ho chiesto se potevo prenderli e me li sono portati a casa.
 quelli che non mi interessavano l'ho riciclati cosi




                                                                  







prima usando il vinavil ho incollato scritte e figure, poi sempre usando vinavil gli ho resi rigidi, ho dorato i margini delle pagine che ho invecchiato con acrilico e per finire ho passato diverse mani di vernice trasparente.

 avevo altri libri riciclati, tutti diversi ma li ho dati via per beneficenza.

non c'è acqua

non c'è  parola e non c'è acqua per lavare il pianto dell'innocenza violata

non c'è luogo....

non c'è luogo, né parola, né coltre, né abito prezioso che possa nascondere a tutti la miseria del tuo essere, del tuo agire.

le mie ricette: focaccine croccanti

                                           Ieri sera ho fatto queste sottili focaccine croccanti
                                             per farle occorre poca spesa e sono senza lievito
    





 focaccine croccanti

                                                                              

Per fare le focaccine occorrono: 300 g. di farina, circa mezzo bicchiere d'acqua ,mezzo bicchiere d'olio extravergine ed un poco di sale.
 Per aromatizzarle io ho aggiunto del rosmarino ma si può aggiungere olive, pomodori secchi o salumi purché tritati fini.
S'impastano assieme tutti gl'ingredienti e poi si lascia riposare l'impasto coperto con un panno umido per un'ora, poi si spianano le focaccine molto sottili e vanno cotte in forno molto caldo per pochi minuti.

Se ben chiuse in sacchetti per alimenti si possono conservare diversi giorni.


                                                                             

                                                                                          .


                                                                            
                                                                                    


mercoledì 26 marzo 2014

marginetta



                                    una marginetta che si trova in Pozzi

martedì 25 marzo 2014

ancora erbe selvatiche commestibili (6 foto)

ieri pomeriggio sono andata in cerca d'erbe selvatiche: ora viene il bello, devo pulirle e poi cucinarle


                                                                                 


                                                                                       


valeriana selvatica, ottima per insalate




margherite




di questa non conosco il nome ma l'ho sempre cucinata




questa noi la chiamiamo tirafila




e questo è chiamato striscio
se ne raccolgono i germogli è buono anche cucinato da solo per farne frittate e risotti


lunedì 24 marzo 2014

erano giorni in cui non si poteva pensare

Anche le pietre di questo paese sono per me cose vive e ad essi si legano i miei ricordi.
Davanti la casa su di un gradino in marmo c'è scolpito il gioco del filetto che io vi ho sempre visto.
Un giorno mia sorella Ida stava giocandoci da sola, io ero nella cucina e la porta era aperta quando sentii qualcuno che parlava in tedesco, questo mi fece raggelare.
La Ida era seduta su un lato del gradino e un tedesco in divisa militare stava vicino a lei poggiando un ginocchio sul gradino più in basso, faceva dei gesti con le mani per spiegarle quello che stava dicendo e la bimba rideva scuotendo la testa; non capiva.
Mi ero bloccata sul soglio della porta e lui quando mi vide si toccò il petto con una mano dicendo: " io piccola sorella". Erano quelli giorni in cui non ci si poteva permettere di pensare che sotto quelle divise c'erano anche dei ragazzi che avevano pochi anni più di Ida ed un po' meno dei miei e si portavano dentro la nostalgia di casa sua.


diario di A.       una pagina senza data

                                                                               

lettere di antifascisti

quando sentiamo parlare della resistenza al fascismo pensiamo a qualcosa d'ormai lontano, a gruppi di persone ecc...  Ma questi giorni sto leggendo una raccolta di lettere scritte da antifascisti dal carcere e dal confino; è un vecchio libro privo della copertina che ho acquistato alla fiera da una bancarella di una ONLUS.
E mentre leggo le lettere che i prigionieri avevano spedito a madri, mogli, fidanzate ed amici è come entrare un poco in quella che fu la vita di tante singole persone diverse per età, estrazione sociale e per cultura ma tutti avevano fatto la scelta di stare dalla stessa parte. Quella parte che ritenevano giusta.

questa poesia fa parte di una lettera inviata dal prof. universitario Guido Calogero alla moglie come lui stesso scrive  __ e allora m'è venuto fatto questo" preludio alle nozze d'argento "

Firenze 12 marzo 1942

Qualche filo tra i capelli ormai s'è fatto grigio,
qualche ruga un suo vestigio lascia intorno agli occhi belli;
la tua dolce aperta mano che premuta un dì tremo
or già grandi i nostri figli sulla fronte accarezzò.
Ma rammenti, ma rammenti quanto giovane era il sole
ed il giugno sue parole ripetea nei molli venti?
Nella luce Meridiana andavamo accanto accanto,
e al di là del nostro incanto ogni cosa era lontana.
Tutto il resto era disperso nel bagliore della gioia,
non un atomo di noia incideva il cielo terso:
rossa come il corallo la certezza della vita
era scritta e definita sopra un cielo di cristallo.
S'avventava il baldo cuore per le vie della speranza,
era il mondo angusta stanza per quell'impeto d'amore;
ma pur limpida e severa era l'anima più fonda,
una pace più profonda non avea la dolce sera.
Or più saggia è a speranza, più modesto i vecchio cuore,
e un suo regno i nostro amore seppe farsi in breve stanza:
ma a luce di quel giorno, quell'incanto e quella pace
fu per noi segno verace di una via senza ritorno.
Qualche filo alle tue tempie ormai s'è fatto bianco,
d'un sorriso un po' più stanco il tuo sguardo si riempie:
ma la molle bianca mano che premuta un dì tremò
oggi è ancor più dolce e cara che nel tempo che passò.


domenica 23 marzo 2014

Dario e la nonna

La nonna alla propria vita concedeva solo l'essenziale, aveva ridotto tutto alla semplicità sia nel cibo, nella propria casa che nel vestire con semplici abiti a tinta unita.
Unica civetteria che si concedeva erano i capelli che portava lunghi e legati sulla nuca. Dario pensava che per via dell'età i capelli della nonna dovevano essere tutti bianchi ma guardandoli non avrebbe saputo dire di quale colore fossero, ce n'erano di neri e di molto chiari; quasi biondi  ma a predominare era il rosso scuro.
La nonna otteneva sui capelli quei colori con le erbe, che Dario quando andava su in montagna le aveva visto raccogliere e poi pestare nel mortaio per estrarne i succhi.
" Lo so bene come ti senti" gli diceva la nonna " c'erano giorni in cui anch'io avrei  voluto non dover più vivere, forse un giorno ti dirò il perché "
Dario sapeva che non glielo avrebbe mai detto, era una storia di quando lui non era ancora nato, una
volta ne aveva sentito parlare in casa da sua madre.
Riguardava un figlio che la nonna aveva perso, un figlio  di cui lui portava il nome. Per due giorni l'avevano cercato  sotto la pioggia per poi trovarlo lassù, tra le rocce al di sotto del sentiero stretto e intagliato nella roccia da cui dissero fosse caduto. Ma la nonna aveva serbato in petto il pensiero che quel figlio abituato ai sentieri di montagna fin da piccolo si fosse buttato e non caduto ed accusava se stessa di non aver dato importanza a quella tristezza che era ben chiara nel figlio. La nonna pensava si trattasse di qualche ragazza e non voleva essere troppo invadente nella vita di quel ragazzo che stava facendosi uomo.

sabato 22 marzo 2014

le mie ricette: baccalà in umido

                                              baccalà in umido


                                                              


dopo aver ammollato il baccalà per due giorni, cambiando per tre volte l'acqua, lo strizzo bene con le mani e lo infarino per poi friggerlo in olio bollente




metto sul fuoco una larga padella con olio, aglio, mezzo peperoncino e prezzemolo tritati, aggiungo qualche seme di cumino schiacciato, lascio scaldare per qualche minuto aggiungo abbondante salsa di pomodoro lasciando bollire piano per cinque minuti poi metto all'interno il baccalà e lascio cuocere con fiamma bassa e padella coperta per circa 15 minuti.

venerdì 21 marzo 2014

altri disegni su parete


                                     disegni su parete della mia casa

cantare la primavera

sono arrivate le rondini ! Non so quando, ma questa mattina era ancora buio che m'hanno svegliato facendo un gran baccano stando sul filo del telefono davanti alla mia finestra. Si anche gli uccelli sentono la primavera, pure i passeri sulla grondaia, appena l'aria comincia a farsi chiara si fanno petulanti e irrequieti e sono tanti. I merli già da diversi giorni avevano tramutato il loro fischi in canto; una volta le persone dicevano: " cantano la primavera ".

altri disegni sulle mie pareti



angolo di casa mia



                                             dipinto su parete fatto da Antonietta

giovedì 20 marzo 2014

le mie ricette: Anicini



Biscotti " anicini
 Ingredienti:  350 gr. di farina, 175 zucchero, 2 uova, 100 gr. burro, un cucchiaio raso di semi d'anice, levito per dolci, buccia di limone grattugiata.

Fare ammorbidire o sciogliere a bagnomaria il burro, aggiungerlo a tutti gl'ingredienti, con l'impasto fare dei filoncini larghi quanto due dita, metterli in teglia distanziandoli ed una volta cotti tagliarli e tostarli in forno.( procedere come per post : biscotti semplici ma buoni )

potrebbe servire l'aggiunta di altra farina; dipende dal peso delle uova.

Una volta tostati si possono conservare a lungo ben chiusi in sacchetti per alimenti o in vaso di vetro e nascosti ai golosoni di casa.

fiori spontanei :margherite


                                              umili margherite capaci di ricoprire interi prati

mercoledì 19 marzo 2014

violette selvatiche

                                                                    timide violette
                                che riescono a vivere tra le pietre di un alto muro



                                                                                


martedì 18 marzo 2014

a chi appartiene la bellezza?

mi chiedo se la bellezza  di un fiore , di un opera d'arte ecc... appartenga a qualcuno , a chi la crea..... oppure a tutti quelli che hanno la sensibilità di saperla cogliere e goderne anche per un solo istante....



una serena notte a tutti voi

come modellare le rose

per fare le rose, quelle aperte trovo che questo metodo sia più pratico. Uso spesso questo sistema anche per fare quelle in pasta di zucchero. Inizio sempre aggiungendo un po' di pasta colorata a quella priva di colore.




                                                          
 
per prima cosa faccio un conetto di pasta schiacciato alla base e poi appoggiandolo ad un piano di lavoro comincio col fare una pallina di pasta e modellandola in una forma piuttosto allungata l'avvolgo intorno alla parte superiore del cono. Poi proseguo schiacciando e modellando con le dita altri pezzetti di pasta, prima piccoli e poi un po' più grossi
 
 
non è importante che i petali siano tutti uguali. Se vogliamo dare una forma più verosimile si  pizzicano leggermente in alcuni punti i petali sui bordi. Una volta raggiunta la ramisura desiderata si taglia il cono dov'è l'attaccatura dei petali. Se le prime volte non viene bene s'impasta di nuovo e si riprova.
 
 
questa è la rosa che si può fare più facilmente, poi ci sono modi per fare rose ancora in boccio ed altro

lunedì 17 marzo 2014

fiori di bosco





            questi giorni i boschi sono in fiore; è un piacere camminare per i sentieri che l'attraversano
                                                                                           

così sono morti i miei fiori



 
questa era la mia pianta venerdì pomeriggio e sotto si vede lo sbianchimento lasciato dalla candeggina uscita dal vaso ( vedi post: le mie povere piante del 14 marzo )

 
e queste sono le condizioni in cui era ierisera: completamente priva di foglie
 
nell'identico modo sono morte tutte le altre piante
e poi mi si viene a dire che si tratta d'acqua, piuttosto che vederle morire così avrei preferito l'avessero rubate.

grazie...

grazie a tutti voi che leggete il mio blog . Chiunque ed ovunque siate una buona sera, in particolare a chi questi giorni dalla Russia è tornato a leggere le mie pagine era da un po' di tempo che non avevo visite da questo paese.

 grazie a tutti

le mie ricette: frittelle di San Giuseppe

questa è una ricetta per fare, come da nostra tradizione il giorno di S. Giuseppe, e tante altre volte, magari per una merenda dei bimbi.

                                     frittelle di riso, Ingredienti:
  
un mezzo litro di latte, 100 gr. di riso, 2 cucchiai di zucchero, 60 gr. di farina, un pizzico di sale, 3 uova, due cucchiai di liquore, scorzetta di limone, olio per friggere.
Per prima cosa si cuoce il riso nel latte assieme alle scorzette di limone ( solo la parte gialla) che poi si tolgono, si zucchera e si lascia raffreddare. Una volta raffreddato si mischia assieme agli altri ingredienti e si frigge il composto versandolo a cucchiaiate in olio bollente.
prima di portare in tavola spolverare con lo zucchero.

Questa è la ricetta come uso fare io, però c'è chi all'impasto aggiunge uvetta o pinoli.

domenica 16 marzo 2014

strade mulattiere

                                    guardate come sono belle queste mulattiere



sabato 15 marzo 2014

le mie ricette: lasagne con erbe selvatiche

                                                lasagne con erbe selvatiche, da cucinare oggi

                                                              

per fare l'impasto delle lasagne ho usato un poco d'erbe selvatiche, prima lessate in acqua bollente e poi ben strizzate e passate nel mixer, 4 uova e tutta la farina ( circa 600 gr. ) che è servita per ottenere un impasto sodo ed elastico per poter fare la sfoglia.


 ho usato la macchinetta per fare la sfoglia


poi ho tagliato la pasta a quadrotti  e dopo la cottura in acqua  condirò le lasagne con un sugo fatto di carne macinata con aggiunta di prosciutto crudo , funghi secchi e passata di pomodoro.

due vassoi riciclati

                        







                                       ecco i due vassoi riciclati on il decoupage
                                                               





ogni volta....

ogni volta che cercate di baciare una vipera , questa cercherà di uccidervi, poiché nessun altra natura gli appartiene

venerdì 14 marzo 2014

le mie povere piante

oggi sono arrabbiata ed io sono persona che non si arrabbia facilmente.
è da tempo  che sul basso muretto divisorio tra la mi piazza e quella del vicino , i fiori e le piante muoiono in maniera un po' strana, la sera sono belli,  al mattino appassiti e nel giro di due o tre giorni perdono tutte le foglie e muoiono. Ho provato a cambiare la terra anche se devo dire cominciavo ad aver qualche sospetto. Ho messo nuove piante ed una alla volta hanno fatto la stessa fine.
 Ho due piante con bacche rosse che mi aveva regalato una mia amica che purtroppo è deceduta poco fa e mi erano particolarmente care e ieri sera ho tolto alla loro base un poco d'erba ed avevano la terra asciutta.
Quando oggi sono tornata a casa ho visto la terra del vaso bagnata e c'era odore di candeggina, così ho preso in mano un pugno di terra ed annusandola ho avuto la conferma, in più il liquido che era uscito dal vaso bagnando li vicino dove i gatti spesso fanno pipi era schiumoso e questa era una prova in più, perché la candeggina quando viene a contatto con l'urina fa la schiuma.
Avrei potuto fare altrettanto con le sue piante ma non ne sono capace, così appena l'ho vista le ho detto di smetterla. E presa alla sprovvista ha detto d'aver buttato un poco d'acqua ad un gatto.

Combinazione " l' acqua" era soltanto nel vaso al piede della pianta; speriamo che non si secchi ho provato a togliere un po' di terra e buttare tanta acqua su quella rimanente.

se qualcuno sa darmi un consiglio per come difendermi da questi gesti gli sarei molto grata.

giovedì 13 marzo 2014

i miei racconti: piccola signora

Piccola signora, non posso pensare a te con un nome diverso, mentre aperta la scatola polverosa e srotolando i vecchi fogli di giornale mi ritrovo in mano la prima tazzina di porcellana che mi regalasti per il mio matrimonio.
" Piccola signora " pensai la prima volta che ti vidi, simile ad una bimba invecchiata, presto feci ad accorgermi che non accettavi che qualcuno ti chiamasse" signora "
Le donne, in paese, che avevano la tua età usavano abiti scuri e spesso neri, eri l'unica a indossare abiti colorati e così, guardandoti a distanza con la tua figura minuta potevi sembrare una bimba.
Talvolta mi chiamavi per farti aiutare a spostare vasi di fiori che per te erano troppo pesanti ed in queste occasioni mi raccontavi qualcosa di te.
Mi raccontasti di quel fidanzato e della colletta che fecero i parenti perché potesse raggiungere un suo zio nelle Americhe, della sua partenza e promessa di tornare con i soldi per mettere su famiglia.
Dopo  due anni preparando il corredo e aspettando sue notizie pensavi che in quel paese lontano si fosse perso ricevesti una lettera con il biglietto per raggiungerlo.
Lui non sarebbe più tornato, laggiù aveva fatto una piccola fortuna e voleva che tu lo raggiungessi. non riuscisti a trovare il coraggio di attraversare il mare, quel mare dove eri stata una sola volta con lui, il quale ti convinse a mettere i piedi dentro quell'acqua che sentivi ostile, sempre in movimento, che t'avvolgeva le caviglie con forza e ti tirava verso di se. E poi c'era il rumore, quel rumore continuo del mare che continuavi a sentire anche mentre ritornavi a casa.
Chiudesti nella cassa del corredo, quell'unica lettera e tutti i desideri e con essi la tua gioventù.
Con la tua valigia di cartone legata con una vecchia cintura partisti per attraversare un mare di terra per andare in una casa come non avevi mai visto; una casa di signori.
E li hai cresciuto due generazioni di ragazzi, senza mai far parte veramente  di quella famiglia, finché anziana, sei ritornata in paese.
Un giorno m'ha fatto salire nella tua camera, hai aperto un baule e con piccole mani d'avorio ingiallito ne hai tirato fuori un pacco leggero e ben confezionato, l'hi posato sul letto ed un po' tremante m'hai mostrato il contenuto.
Era un abito da sposa, molto bello, ma per le proporzioni somigliava ad un abito per la prima comunione; ero veramente sorpresa.
" è per me" m'hai detto senza darmi il tempo di far domande " Io non ho mai avuto il vestito da sposa e quando muoio voglio esser seppellita con questo abito bianco!"
Eri scesa a valle diverse volte per farti confezionare un abito da sposa su misura; chi l'avrebbe mai pensato !E non solo! T'eri fatta fare anche la lapide con la foto a figura intera dove indossavi l'abito da sposa ed il velo.
Su quella tomba che ti facesti costruire mancava solo una cosa, l'ultima cosa: la data.
Allora t'immaginai mentre eri dal sarto, e dal fotografo, non ignara delle reazioni che avrebbero avuto.
Molti si stupirono passando davanti a quella tomba ed i parenti ti rimproveravano di quell'idea a dir poco bizzarra , sentendosi loro stessi un po' ridicoli, volevano farti togliere quella foto ma volgevi lo sguardo altrove senza rispondere.
Passarono altri cinque anni e su quella lapide fu messa l'ultima data.




( qualunque riferimento a persone è puramente casuale )





mercoledì 12 marzo 2014

altra marginetta


                 

marginetta in località la Cappella

boschi delle Apuane in fiore


                                                   anche i boschi sono pieni di crochi in fiore