lunedì 30 giugno 2014

dal mio orto


                                          fiori d'agapanto



ìl mio orto

il mio orto è una radura in mezzo al bosco ed ho dovuto fare una recinzione provvisoria con rete dei cantieri, non bella ma da quattro giorni sta funzionando per limitare le incursioni notturne degli animali selvatici che nel giro di tre giorni avevano fatto parecchi danni sopratutto la notte in cui sono arrivati i cinghiali.

                                                         



domenica 29 giugno 2014

buongiorno a chi......



buona giornata a chi questa notte non ha dormito

i miei racconti: un ladro esperto, ultima parte



Luciano si recò sul posto poi chiese da dove fosse entrato il ladro. "è entrato dal fienile ed è sceso al piano di sotto passando dal trabocco".

 Il padrone si guardò attorno, poi guardando la botola disse" Questo è un ladro esperto, ma così esperto che se lo scopro gli faccio scegliere l'agnello più grosso e glielo regalo".

" Ma...." fece il contadino

" Proprio come ho detto perchè un ladro che passa dalla botola e lascia intatte le ragnatele che ci sono vorrei proprio conoscerlo" gli disse Luciano e scuotendo la testa con sorpresa del contadino se ne andò.

Aveva ben capito che il vero colpevole di quel furto era la fame.

fiori del mio orto



                                                appena raccolti

sabato 28 giugno 2014

una buona giornata

                                                         una buona domenica a tutti voi

                                                       


ora me ne vado nell'orto  a prendere un po' di verdura per farne un passato per la Rosa e la Maria ed a raccogliere qualche fiore per me.

le mie ricette: tramezzini al tonno



 per fare questi tramezzini occorrono:
160 g. di formaggio spalmabile, 160 g. di tonno sott'olio, tre cucchiai di capperi ed un pizzico d'origano.


Si mette il tutto in un mixer e si riduce in crema .

 Si prendono delle fette di pane per tramezzini che per facilitare l'operazione vanno schiacciati con le mani, o meglio ancora con un matterello, poi si spalmano con la crema e s'arrotolano su se stessi e si tagliano a rondelle.



è una ricetta veloce e dal costo moderato

venerdì 27 giugno 2014

i miei racconti: un ladro esperto parte 2



I boschi di Luciano si trovavano distanti, in alto da lassù partiva una funicolare che arriva giù in basso e serviva per scendere il legname.

 Per il taglio degli alberi prendeva a lavorare uomini a giornata mentre per la raccolta delle castagne c'erano le " coglitore " che venivano ripagate con la farina dolce.

Il terreno da coltivare, la vigna e la stalla erano affidate ad una numerosa famiglia del paese.

I prodotti della terra al momento della raccolta venivano divisi a metà con il contadino, mentre il maiale l'acquistava il padrone e s'allevava nutrendolo con i prodotti della terra ed al momento della macellazione le carni  venivano divise a metà, mentre le pecore e gli agnelli che nascevano appartenevano al padrone, al contadino toccava metà della lana e del formaggio.

La famiglia che s'occupava della terra era numerosa ed a Natale  già aveva terminato le provviste.

Così quella primavera ad uno degli zii venne un idea; quella di  mangiarsi tutti assieme un agnello e così lo fecero sparire.

La mattina dopo avevano paura per la reazione del padrone perché Luciano era si un uomo generoso ma andava su tutte le furie se qualcuno cercava di farlo fesso.

Il giorno dopo  aver mangiato l'agnello, di buon ora uno degli zii andò a bussare alla porta della falegnameria e imprecando avvertì il padrone che nella stalla c'era stato un furto.

continua

buongiorno

                                                        Buona giornata a tutti

                                                                         



questa notte sono sbocciati i primi fiori dei miei cactus

i miei racconti: un ladro esperto parte 1



Luciano era in paese quello che si poteva chiamare un benestante, possedeva terreni coltivati, una vigna, un metato, una stalla e tanti boschi di castagno da cui oltre ai frutti ricavava legname con cui costruiva mobili perché lui faceva il falegname.

 Erano mobili ben fatti perché ancora se ne trovano nelle abitazioni.

Si racconta di lui che fosse uomo generoso al contrario della moglie la quale era assai tirchia.

Quando qualcuno andava a casa loro la moglie tirava fuori il vino fragolino mentre lui offriva sempre il vino migliore.

Cantine come la sua in paese non ce n'erano altre, oltre al vino c'erano insaccati appesi alle travi, la cassa in legno piena di farina di castagne, e sulle tavole sospese alle travi stavano le forme di formaggio, le pere e le mele che  raccolte in autunno si mantenevano fino alla primavera.

 C'erano vasi in terracotta con la conserva di pomodoro fatta asciugare al sole.

E nell'angolo della cantina quello che nei paesi dei monti era una rarità: c'era un grosso coppo in terracotta  con l'olio perché Luciano in pianura aveva un oliveto.

Era una cantina che anche oggi a molti piacerebbe avere.

Continua........

giovedì 26 giugno 2014

i veri eroi

I ragazzi hanno degli eroi irraggiungibili divenuti tali per il successo , per la popolarità.
Ma i veri eroi sono quelli che gli stanno vicini fin dalla loro nascita e spesso fanno salti mortali per dargli il necessario.  Eroi che tante notti rimangono svegli e s'abbracciano tra di loro per darsi conforto, quando i figli sbagliano e quando il futuro gli spaventa.
Eroi che gli saranno sempre vicini, anche quando ormai vecchi rinunceranno al sogno d'una vita , magari per aiutare i figli dei loro figli.

ma cosa ci fanno mangiare?

è da un po' di tempo che mi chiedo cosa stiamo mangiando; forse non lo sapremo mai.
Quest'inverno non avevo più sedano e l'ho comperato ma di gusto e profumo neanche a parlarne, quando uso i miei, più piccoli e meno belli basta scoprire la pentola della zuppa e senti il profumo , non solo del sedano ma anche d'altre verdure.
Io come tante altre persone che hanno un piccolo orto sappiamo la differenza, ma quando mi capita  di regalare qualche verdura , tipo finocchi o pomodori a chi è abituato ad acquistarli nel supermercato rimane sorpreso dalla  differenza del gusto.
A chi non è mai capitato d'acquistare pesche e nocipesche ancora ben dure ed in capo a pochi giorni vederle marcire? O fragole belle e che di fragole non hanno ne il gusto ne il profumo?
Poi sulla carne meglio non parlare......

Le mie ricette: torta di zucchini

Una torta di zucchini semplice e veloce da farsi



per fare questa torta bisogna soffriggere in una padella con tre cucchiai d'olio circa un chilogrammo tra zucchini e fiori di zucca con aggiunta di sale.
 Quando sono freddi si battono 4 uova e vi si aggiunge un cucchiaio colmo di farina mischiata con un mezzo bicchiere di latte, 60 grammi di grana, sale ed un pizzico di cannella.
Poi si mette in una teglia la pasta sfoglia , vi si mette sopra l'impasto con gli zucchini e si cuoce in forno ben caldo.

è questa una torta salata buona per consumarsi sia calda che fredda.




litorale e pianura della Versilia




  Seravezza , la piana della Versilia e il litorale fotografati dalla collina

mercoledì 25 giugno 2014

cave delle Apuane

         
                                                cave delle Apuane ,   Monte COSTA

                                                                               


cave che si trovano in alto, alle spalle del palazzo Mediceo Di Seravezza

martedì 24 giugno 2014

un'antica marginetta

                                      questa marginetta avrebbe bisogno di un bel restauro


                                                                     
 

come si può vedere nella foto in basso nella marginetta c'era una fontanella




lunedì 23 giugno 2014

rondini sotto la gronda


fiori selvatici: vecce ( pisello odoroso)


fiori selvatici di vecce nate tra i rovi


sentieri

                                     questo è uno dei sentieri che mi porta nei boschi



                                                                 

domenica 22 giugno 2014

garofani


l'anno scorso ho piantato delle talee di garofano che ho preso da  fiori recisi acquistati per 2 euro.
ed ora mi stanno regalando tanti fiori.







un fiore di tessuto,


                                         un fiore di tessuto applicato su passata per capelli

sabato 21 giugno 2014

buona domenica


                                                        buongiorno a tutti voi

un vecchio secchio riciclato





questo era un secchio che faceva parte del corredo di una sposa degli anni 30. quando i nipoti hanno venduto la casa hanno buttato via tutto ed io ho preso questo secchio che era malridotto e con qualche buco, poi lavorandoci su un bel po' di tempo l'ho riportato in vita.

venerdì 20 giugno 2014

Quando scrivo.....

Quando scrivo i miei racconti lo faccio senza la pretesa di saper scrivere. Mi piace raccontare così come facevano una volta quando la gente si ritrovava, magari nelle grandi cucine illuminate e riscaldate dalla fiamma del camino. Erano le lunghe sere invernali in cui i vicini si trovavano in casa dell'uno o dell' altro e le donne filavano, o si sgranava  il granturco. Oppure vedendo un lume acceso in una cantina o in una stalla chi era di passaggio entrava e oltre a stare in compagnia le persone si davano un aiuto per i lavori.

Ma oggi la vita ha altri ritmi.

Ed io ringrazio chi ha voglia di " ascoltarmi ".

buongiorno





                                                                  una serena giornata a tutti voi

   vorrei farvi sentire il profumo di questa mia rosa.....

giovedì 19 giugno 2014

i miei racconti: un " complimento" sincero


Avevo circa tredici anni quando un giorno passando vicino ad una donna che pascolava due pecore mi dice:
" Me lo faresti un piacere?   M'ha scritto un mio cugino di Lucca che vuole venirmi a trovare, è da anni che di lui non so più nulla, se ti do la su lettera mi fai il piacere di rispondergli? Digli pure che può venire quando vuole. Però prima di chiuderla fammi leggere quello che hai scritto e se non ti dispiace, ti do i soldi per il francobollo e quando vai a scuola me la spedisci."
Quella donna aveva imparato a leggere ma non a scrivere perché non l'avevano mai mandata a scuola.
Mi ricordo che quella lettera conteneva tante belle parole, l'uomo d'una sessantina d'anni scriveva d'aver perso da poco la moglie che tanto amava e voleva  tornare a vedere i luoghi dove era vissuto da bambino con i nonni.
Io non ricordo cosa gli scrissi, ma quando portai la alla donna questa mi disse: " leggila te che senza occhiali non ci vedo ".
Era seduta sul soglio della porta della stalla , mentre leggevo stava zitta, e poi con un lembo del grembiule s'asciugò gli occhi e mi disse: " vattelo piglia n'culo ! " Era imbarazzata per la commozione.
" va bene, chiudila  e domani spediscila".
Fu quella la prima di tante lettere che scrissi ad Angelo, sempre come se le scrivesse la cugina.

mercoledì 18 giugno 2014

c'erano i piccoli negozi


Ovunque l'Italia era piena di piccoli negozi, gran parte dei quali erano a conduzione familiare, c'era uno, se non due piccoli negozi anche nei    paesini di montagna paesi che non superavano i cento abitanti.
Nei piccoli centri c'erano negozi che vendevano di tutto, alimentari, sale, tabacchi, un po' del necessario per cucire ed anche l'allora famoso D.D.T. .
C'era in quei negozi un po' di tutto e spesso vendevano pane cotto a legna fatto dal bottegaio la mattina presto.
Tutto in quei piccoli negozi veniva venduto sfuso, la pasta, lo zucchero, conserve e salumi tagliati al momento ed erano quasi sempre prodotti locali sopratutto quando i piccoli negozi non avevano ancora il frigorifero.
 E c'erano appesi anche baccalà e stoccafissi i quali diversamente da ora erano cibo per poveri.

Poi si cominciò a parlare di grandi negozi che si trovavano nelle città dove tutto costava meno.
 Le famiglie iniziarono a comperare l'automobile e una volta  ogni tanto facevano chilometri per andare al supermercato.
Cominciarono negli anni a nascere supermercati ovunque, sempre più grandi, sempre più vicini e di pari passo i negozi scomparivano.
Oggi si può dire che ai supermercati si spenda meno? non si finisce forse con l'acquistare cose che non sono necessarie?
 Poi per andare ai supermercati bisogna mettere in conto anche il costo della benzina.
Certo fare la spesa in un supermercato può avere anche dei vantaggi.

Io ho conosciuto l'ultima proprietaria dell'ultimo negozio del mio paese e diceva così:

"Io chiuderò perché tutti vanno al supermercato ma se un giorno ci saranno pochi soldi come una volta, come  farà la gente?
 Nelle botteghe una volta c'era "il libretto" dove ogni giorno si segnava la spesa e si pagava a fine mese e se qualcuno perdeva il lavoro aspettavo e mi pagava un po'per volta quando cominciava a guadagnare.
 Devo dire che anche qualcuno in paese m'aiutava perché quando non mi pagavano i clienti loro mi prestavano i soldi per pagare i fornitori , prestiti senza interessi e che ho sempre restituito ".

martedì 17 giugno 2014

le mie ricette: torta alla frutta



questa torta con frutta e marmellata devo dire che è riuscita assai buona

Ingredienti: 10 cucchiai colmi di farina, 7 cucchiai colmi di zucchero, 2 uova, 4 banane ben mature, 125 g. di burro, un mezzo bicchiere di latte, buccia di limone grattugiata o se preferite aromatizzate con vaniglia, una bustina lievito per dolci.


Si sbattono un po' le uova con lo zucchero, si aggiunge il burro sciolto a bagnomaria e si mischia. Poi s'aggiunge la farina, il lievito, il latte e le banane tagliate a rondelle, si mette in teglia e sulla superficie s'aggiunge qualche cucchiaio di marmellata che con la lievitazione e la cottura del dolce scende nell'interno.



lunedì 16 giugno 2014

diversi 6: la musica



La musica,quante volte per la musica mi sono sentito, m'hanno fatto sentire  diverso.

Ero nato in campagna dove si cominciava a lavorare fin da piccoli ed io m'incantavo guardando il sole  che filtrava tra i rami e quando il vento li muoveva, mi sdraiavo a terra ed ascoltavo, non dormivo la notte quando la pioggia batteva sui tegoli e gocciolava nel catino vicino al mio letto; ascoltavo.

 Ascoltavo il  vento che scendeva dalle montagne e correva per le strette strade del paese.

Scappavo dal lavoro che dovevo fare ed andavo ad ascoltare lo scorrer dell'acqua ed il sole riflesso nelle pozze dei ruscelli.

Ovunque sentivo dei suoni e tutti mi sembrava fossero musica, nella mia testa ,quando non riuscivo a dormire perché m'avevano picchiato, io sentivo musica.

Ora so! e sono contento di sapere!

 Si ero , sono Diverso!


  da un diario ritrovato

sabato 14 giugno 2014

La messaggera: di nuovo lei



m'e capitato di nuovo di sognare quella donna; non potrei nemmeno dire se si tratta d'un sogno vero e proprio perché m'accade quando sono in uno stato di dormiveglia.

Il cielo quasi non si vedeva, tanto erano fitte e verdi le chiome dei grandi alberi; forse si trattava di querce.

C'era una casa con un solo piano, tutta in pietra, anche il tetto era coperto con lastre di pietra le quali in gran parte  erano coperte da muschi.

Dal camino usciva fumo, il fuoco probabilmente serviva per cucinare e non per scaldarsi poiché l'aria era calda.

La donna di statura piuttosto bassa e dalla carnagione scura esce dalla porta a piedi scalzi, indossa una specie di corta tunica di tela grezza, tiene nelle mani una ciotola che posa a terra nello spiazzo in terra battuta che sta davanti alla casa, da un cespuglio vicino esce una vipera che si fa vicino ai piedi della donna ed inizia a bere dalla ciotola.

le mie ricette: crostata di frutta

crostata con frutta del mio orto





Per fare le crostate di frutta è utile questo tipo di teglia


basta stendere sul fondo l'impasto e pigiarlo nella scanalatura vicino ai bordi
perché una volta cotta la base, rovesciandola si ottiene un bordo rialzato adatto ad essere riempito con crema pasticcera e frutta di stagione


venerdì 13 giugno 2014

troppi cuochi.... politici in Italia

Si dice che troppi cuochi nella stessa cucina finiscono col fare la minestra salata.

Non vale forse anche questo per un paese dove ci sono troppi politici? Come in questa povera e malridotta ITALIA?

fiori selvatici dal giardino spontaneo










                                                 questi sono fiori che si autoseminano

il vostro buongiorno

Quando incontrate qualche sconosciuto, magari che cammina a testa bassa ditegli : buongiorno.
Forse sarete gli unici che gli augureranno d'avere una buona giornata.

giovedì 12 giugno 2014

i miei racconti: Olinto e la Nella ultima parte

Nella camera c'erano piume sparse ovunque e la Martina stava in piedi , con una mano teneva il cuscino che ormai era quasi vuoto e con l'altra tirava le piume fuori dalla finestra ridendo.
Si fermò un attimo con la mano alzata a mezz'aria e piena di piume, poi fissando la Nella, come a volerla sfidare, ridendo lanciò quella manciata di piume fuori dalla finestra.
La Lucia vedendo quelle piume sparse ovunque si mise a ridere pure lei e la Nella persa la pazienza mollò un paio di sculaccioni alla figlia che si mise a piangere. Martina la guardò un attimo, forse sorpresa da quella reazione e poi per la prima volta le si avvicinò col visetto abbassato, timida, e le disse: " picchia anche me "
E la Nella diede sfogo alla rabbia sculacciando anche la Martina, pentendosi subito d'aver fatto quello che aveva sempre evitato.
" Oddio cos'ho fatto" pensava la Nella "Ora andrà in giro a dire che l'ho picchiata e tutti diranno che è facile picchiare i figli altrui. Se lo dice ad Olinto forse lui penserà che quando è al lavoro io tratto male questa creatura."
Ma quella sera stranamente Martina era tranquilla, cenò senza fare capricci e non ne fece nemmeno quando andò a letto.
La Nella per andare in camera da letto passava attraverso la cameretta delle bimbe dando loro la buonanotte, fin dalla prima sera che era arrivata Martina, solo la figlia le rispondeva, mentre l'altra bimba appena la sentiva salire la scala di legno, si tirava le coperte fin sopra la testa.
Pure quella sera solo la Lucia le rispose ma quando stava per chiudere la porta Martina tirò fuori la testa dalle coperte e timidamente le disse " Buona notte Nella"

mercoledì 11 giugno 2014

i miei racconti: Olinto e la Nella parte 4

La Nella fin dai primi giorni evitò di alzare la voce con la Martina che le si mostrava ostile e dispettosa mentre con la propria figlia era una madre severa.
Martina sembrava avere due soli interessi; far dispetti e pensare in quale modo poter avere il padre tutto per se lamentando continui mal di pancia che sorgevano alla sera al momento d'andare a letto, nella camera che divideva con la Lucia, figlia della Nella.
Un giorno Nella e la figlia stavano in cucina a piegare il bucato quando al piano di sopra la Martina cominciò ad urlare: " La neve, che bello, quanta neve".
" O mamma" diceva la Lucia "Ma che succede? Perché grida così? "
" Aiutami a piegare i panni, cosa vuoi che succede?  Ne avrà combinata un'altra delle sue".
Mentre le due in cucina piegavano un lenzuolo stando una di fronte all'altra, Lucia che era quella girata verso la finestra disse: " Guarda mamma, che succede?"
La Nella si girò e vide che al di la della finestra sembrava nevicare, indovinando cosa stava accadendo al piano superiore salì di corsa su per la scala di legno seguita dalla figlia.

  ( continua )

martedì 10 giugno 2014

i miei racconti: Olinto e la Nella Parte 3


La Nella prima di dargli una risposta ci pensò qualche giorno, anche lei aveva una bimba di otto anni ma a preoccuparla era la figlia di lui perché dal momento che fosse entrata in quella casa gli occhi di tutto paese le sarebbero stati addosso.

Lei sarebbe stata la matrigna e con la bilancia del pregiudizio avrebbero pesato ogni rimprovero, ogni cosa data o negata alla figliastra.

Ad unirli non fu una grande passione ma la sana praticità di due persone che da tempo erano sole.

Una volta che la Nella si decise a dirgli di si, lasciarono passare solo il tempo necessario per preparare i documenti necessari per il matrimonio.

Non furono fatte spese ma semplicemente la Nella portò le sue cose a casa di Olinto.

Il matrimonio fu fatto in chiesa ,di sera , con la sola presenza dei testimoni e delle bimbe.

A tarda sera, quando gli sposi spensero la luce della camera un compagno di cava di Olinto diede un segnale agli uomini, che stavano aspettando dietro un muretto che costeggia la strada e questi con coperchi e battendo su pentole  andarono sotto la finestra degli sposi ed ebbe inizio " l'incembolata" come era in uso quando si sposavano due vedovi.

Olinto che se l'aspettava, scese e diede agli uomini i due fiaschi di vino che aveva preparati per l'occasione, gli uomini dopo aver bevuto un bicchiere con gli sposi, presero il vino ed andarono a bere sulla piazza del paese.

Il mattino dopo Olinto , come ogni giorno andò a lavorare in cava un po' più sereno sapendo che aveva di nuovo una famiglia e che la Nella si sarebbe presa cura della Martina.

                   ( continua)



 

lunedì 9 giugno 2014

i miei racconti: Olinto e la Nella ( parte 2)


Olinto aveva perso sua moglie da tre anni per un parto a cui non era sopravvissuto nemmeno il suo primo figlio maschio ed era rimasto da solo con una bimba di quattro anni.

Che altro poteva fare se non dare la figlia alla suocera perché la crescesse?

Nemmeno la notte poteva tenerla con se perché la mattina doveva lasciare casa quand'era ancora buio per andare alla cava delle Cervaiole.

Ogni sera dopo essersi lavato ed aver mangiato qualcosa, Olinto andava a trovare la sua bimba.

Ma col passare del tempo s'era accorto che la sua Martina era come intimidita dalla sua presenza.

Non gli andava più incontro appena lo scorgeva in fondo alla strada né più gli s'arrampicava sulle ginocchia quando lui si sedeva ma aspettava che fosse lui ad avvicinarsi e tante volte la bimba cercava di sottrarsi alle carezze del padre.

Soprattutto per questo Olinto aveva deciso che doveva sposarsi ed avere una famiglia per  portarsi a casa la sua bimba, perché non voleva che un giorno per lei fosse poco più di un estraneo.


                 ( continua )

i miei racconti: Olinto e la Nella (parte 1)


                                                         OLINTO E LA NELLA


Su al Poggio alto il sole cominciava a farsi sentire ed Olinto ogni tanto smetteva di falciare il campo, si raddrizzava e si passava il fazzoletto sul viso e sul collo per asciugarsi il sudore.

Prendeva la pietra che stava dentro il corno di bue, in parte riempito d'acqua, appeso alla cintura dei pantaloni e si metteva ad arrotare la falce.

 Mentre faceva quest'operazione lanciava qualche occhiata alla Nella che pure lei stava falciando il fieno nel campo vicino.

Diceva a se stesso che doveva decidersi a farle "la domanda" ormai da più di tre mesi lei aveva terminato il periodo di lutto.

Così quella mattina decise che il giovedì prossimo essendo il Corpus Domini e sicuramente sarebbe andata alla chiesa per la processione  egli l'avrebbe aspettata lungo il sentiero per chiedergli di divenire sua moglie.

( continua )

domenica 8 giugno 2014

le mie ricette: torta della nonna

la torta della nonna si  trova in tutte le pasticcerie della Versilia

Quella tradizionale è fatta con pasta frolla ripiena di crema pasticcera.



 torta della nonna




per fare questo dolce ho usato l'impasto che uso per i biscotti

dopo aver steso metà dell'impasto nella teglia imburrata l'ho riempito con crema pasticcera, chiudendo con un altro stato di pasta.

 Poi facendo pressione con il mattarello sui bordi della teglia
 tolgo la pasta di troppo, ripiegandone i contorni all'interno.

 Ho inumidito la superficie con latte per farvi aderire i pinoli ( si possono mettere anche mandorle tagliate)





e vado a cuocere in forno caldo per circa 30 minuti



sabato 7 giugno 2014

nessun sentimento.....





Nessun buon sentimento, nessuna fede, nessuna emozione, nemmeno l'odio può essere compreso da chi non lo prova né l'ha mai provato.

venerdì 6 giugno 2014

buon sabato

un giorno che inizia è una pagina bianca, ma non tutto quello che vi scriveremo sopra dipenderà da noi.


buon sabato a tutti

cellulari indispensabili?

per mia scelta non ho mai avuto ne voglio avere un cellulare.
Non voglio dire che in alcuni casi non serva , ma mi sembra che se ne faccia un uso esagerato ormai non c'è più un luogo dove qualcuno non usi un cellulare, in luoghi dove forse sarebbe meglio evitare, magari mentre siamo alla guida, in luoghi pubblici, talvolta costringendo i vicini ad ascoltare le nostre chiacchiere.
Qualche sera fa ero andata a vedere uno spettacolo ed alcuni spettatori non facevano altro che smanettare i telefonini. Ma come facevano le persone quando i telefonini non c'erano?
Non è che c'è un sistema che con il lavaggio del cervello ci convince siano indispensabili tante cose inutili???

giovedì 5 giugno 2014

il mio buongiorno

   Buongiorno a tutti.

Per me
alzarmi al mattino molto presto, quando ancora è buio e vedere la notte che si scolora, il sorgere del sole è un momento che dedico  a me stessa ed è il momento più bello della mia giornata.

i miei fiori: gigli di S.Antonio e delphinium

                                  I gigli di S.Antonio e i delphinium sono in piena fioritura