sabato 27 settembre 2014

piccoli uomini...



Mi chiedo il perché certe persone prive di ogni scrupolo morale e di ogni dignità buttano continuamente"fango" sugli altri per sentirsi importanti. Proiettando sulle persone quelli che sono i loro errori e la loro pochezza

i miei racconti: code d'altri tempi

Ho visto sul giornale un'immagine di gente in coda per avere l'iPone e questo m'ha fatto tornare in mente il racconto che mi fece un'anziana signora.
S'era recata dalla Versilia, dove lei abitava a Viareggio (Viareggio non faceva parte della Versilia), erano gli anni prima dell'ultima guerra, un tempo in cui scarseggiavano generi alimentari e quando ad un negozio arrivava la merce subito si formavano file di persone.
Fu così che questa donna allora molto giovane vedendo una fila si mise in coda, notò che quelli in fondo alla fila erano uomini ( l'altra parte della fila non la vedeva per via di una curva)  ma pensò: " ci sono solo uomini, probabilmente danno il tabacco. forse se riesco ad averne un po' lo lo porto al mi' babbo e al mi' cognato".
Ma la sventurata quando fu prossima ad entrare s'accorse di trovarsi davanti ad un casino dov'erano arrivate delle nuove prostitute.

domenica 21 settembre 2014

diversi: un sogno che si avvera (parte 2)

Erano i sogni le salde corde che mi legavano alla vita. Se non avessi avuto la capacità di sognare, di credere o come talvolta penso il "dono di sentire" una specie di sesto senso forse sarei impazzito, non si passa immuni attraverso certe cose.
Poi un giorno l'ho visto! Il sogno che accarezzavo era li davanti a me. Sapevo, ero certo della sua esistenza come del fatto che se non l'avessi incontrato  non avrei mai voluto nulla, nessuno di diverso.
Mi bastò quella prima volta vederlo ed era come riconoscere qualcuno che già s'è osservato tante volte.
 Il suo aspetto, i suoi gesti, quel buttare indietro i capelli schiariti dal sole con una leggera mossa del capo, e gli occhi, quegli occhi che avevano i colori della mia terra che avevo da poco lasciato, non so come ma io già li conoscevo.
Mi bastò il vederlo e non solo la mia anima ne fu scossa ma lo fu anche il mio fisico, passai una notte insonne in preda alla febbre.
Ma poi ci incontrammo e la mia vita, quella vera ebbe inizio.


       da un vecchi diario


venerdì 19 settembre 2014

diversi: un sogno che si avvera( 1 parte)



Per sopravvivere ho dovuto nutrirmi di sogni,
Sentivo, sapevo da sempre che doveva esistere qualcosa di diverso, qualcosa, qualcuno che avrei incontrato e questo mi permetteva di entrare in un luogo tutto mio dove sentivo musica, una musica che accompagnava i miei sogni segreti.
I miei sogni si facevano certezza impaziente ogni volta che il dolore s'aggrappava ai miei passi, ogni volta che venivo picchiato ed umiliato.
Era la mia anima che non voleva morire e mi tendeva una mano.



                Da un diario trovato

mercoledì 17 settembre 2014

un vecchio diario

Questo è un vecchio diario da cui ultimamente ho preso qualche pagina pubblicandola ( diversi).

                                                                     


Ho posato sopra un fiore al fine di coprire la firma,
non desidero che si conosca il nome perché chi ha scritto queste pagine era conosciuto come persona dai modi rudi, troppe volte ferito nascondeva il suo sentire, il suo vero pensiero.

martedì 16 settembre 2014

diversi 9

  1. Gli altri giocavano ed io immobile sul muretto di pietra, silenzioso e solo più che mai, stavo a guardare. Guardavo gli altri bimbi che giocavano a nascondino, ero lento, ero grosso,ero timido, non sapevo correre, non volevo, non mi volevano far giocare.

Ma ecco la musica, riuscivo a sentirla, era la Giulia che affacciata alla finestra con il battipanni batteva le coltri, era l'abbaiar di un cane in fondo al paese e l'altro che dalla collina gli rispondeva, era il frinire delle cicale ed era una voce stonata di mamma che cantava una ninna nanna con tanto amore. Ed io non ero più solo.


   da un diario ritrovato